Sono sempre stato un sedentario cronico. Seduto alla scrivania vivo il mondo attraverso i miei monitor. Con l’avanzare dell’età mi sono reso conto che la mia immobilità non fa bene né al mio corpo né alla mia mente. Allora ho deciso. O meglio il mio corpo ha deciso che era il momento di uscire dal mio spazio sicuro.
Decisi di andare a fare delle camminate. Nulla di eclatante, ma quanto bastava per riattivare il metabolismo dei pensieri.
Programma fissato. Sei chilometri. Attraversare la montagna lungo la linea ferrata. Un posto che mi affascina per esser un luogo dimenticato ma soprattutto per i suoi lunghi tunnel curvi. Il gioco prospettico ne permette di vedere l’ingresso ma non la fine se non quando giungi a metà del percorso. Lì vedi quel buco bianco ingrandirsi ad ogni passo. Lì vedi l’uscita. Lì vedi la conquista.