Lineadipensiero nottigiorno
nottigiorno

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Ci sono giorni che iniziano troppo presto o forse sono notti che durano troppo poco. Sono le 4 e non riesco a definire se sono di notte o del mattino. Non riesco più a riprender sonno. Decido di alzarmi. Sono le nottigiorno dei sogni.

Il sole non è ancora sorto ma se ne intravede la luce, i rumori della strada iniziano ad incalzare. Tutt’intorno inizia a muoversi come un dj che alza pian piano il selettore della vita. In quella visione Magrittiana del tempo diventa indistinguibile lo spazio dove finisce la notte e inizia il giorno. I sogni hanno fatto da legante in quell’ora indistinguibile. Un po’ come quando non sai se dire buongiorno o buonasera.

Perché ho sognato mio padre, i miei gatti, mio fratello?

Cosa volevano comunicarmi? Nello stato di dormiveglia tutto sembra essere ancora in uno stadio gassoso, indistinguibile. Al risveglio cerco di brinare i pensieri per portarli ad uno stadio solido e comprensibile.

Cosa volevo comunicarmi? Cerco di accendere tutte le connessioni che conosco per condurre la mia mente alla fluidità del liquido pensare e mi ritrovo a scrivere delle mie nottigiorno.







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Lineadipensiero è un diario iniziato nel 2012 con l’unico scopo di provare a liberare la mia creatività attraverso i testi.  Sono semplici storie di introspezione, fantasia, immaginazione di un vecchio bruto, brutto e barbuto innamorato dell’arte metafisica, astratta e contemporanea.
Mi piace giocare con le parole come fossero dei colori; accostamenti, distonie, armonizzazioni volte a creare un quadro tra la realtà e l’astrazione della stessa