Una frana mai ripristinata fece sì che quella strada divenisse senza uscita e di conseguenza poche auto l’attraversavano. Era ormai diventata lo spazio ideale per chi voleva fare jogging.
Forse un giorno avrei corso come tanti. Ma per il momento mi era sufficiente il mio nuovo muovermi a passo lento lasciandomi affascinare da chi correva davvero. Tra i tanti sorpassi, uno mi restò impresso.
Il mio sensibile olfatto e la predilezione all’ascolto dei profumi quella mattina mi regalò uno spazio insolito. Quella donna dal corpo minuto, dal passo non molto più veloce del mio, lasciò dietro di sé il dolce profumo di madeleine tra l’essenza di pino e resina dei boschi.
Si attivarono i neurorecettori stimolati dalla chimica del sogno, e il mio passo si fece più veloce come tirato via da quell’armonica linea di profumo.
Improvvisamente mi vennero in mente le colazioni con mia mamma. Rallentai fino a fermarmi per inerzia, e mi misi a pensare…