Spesso hai chiaro in mente chi vuoi essere, quale sia l’obiettivo del tuo io. Ma non sempre la messa in opera del disegno della tua vita è così chiara sulla tela. Speri che non rimanga un bozzetto su carta.
Capisci che la visione di te stesso non è così forte. Insinui il dubbio in essa. La costringi ancora una volta a chiedersi se è davvero così. Si alternano come in altalene sentimenti e sensazioni contrastanti. Giri all’interno del parco giochi saltando da una giostra all’altra. Uno scivolo, una scalata, una girandola, un cavallino. Ognuno di loro ha un colore. Ognuno di loro ha un sentimento. Ognuno di loro ha un pezzo di te. Lo scopri facendoti un giro, magari due.
Come i bambini riescono a creare il loro mondo fantastico, fatto di principesse e cavalieri, mi devo lasciar andare per creare quello mio, quello più sincero, quello che chiamano io.