Nelle mie mani rivedo le sue, mentre accordo la chitarra come era solito fare lui. I solchi tra le nocche sporgenti e le unghie affusolate sembrano le stesse. Due orme sulla sabbia perfettamente identiche.
Anche le movenze sembrano plasmate dai suoi insegnamenti. Si muovono nello spazio nella medesima danza, ascoltando la stessa musica, come se mi avesse educato anche in questo oltre che all’esser buono con tutti.
Mani sapienti, di chi ha vissuto la capacità del doversi disincastrare da una vita complessa e ingarbugliata. Anima dolce e fragile era mio padre. Ricordo indelebile la sua ultima lacrima.
Nelle mie mani rivedo le sue, mentre accordo la vita come era solito fare lui.