Lineedipensiero echeggianti

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Sono stato sempre convinto di una cosa nella vita quando si parla del “dare”. Convinto che si debba fare in modo imprescindibile dai fattori esterni, dalla temperatura del cuore o dai venti altrui. Il vero “dare” prescinde da regole, schemi, strutture e logiche che concernono la sfera dell’altro.

Quando si decide di dare lo si deve fare in modo totalmente arbitrario senza nulla doversi aspettare altrimenti diviene semplice soddisfazione del proprio ego-ismo.
Vivere l’eco del dare come eco della voce tra i monti dona sicuramente una soddisfazione immediata. Ma pensare che la voce vada oltre le vette, si espandi nell’aria, al di là delle nuvole e oltre, è il piacere più grande.

Tante volte ci si ritrova in bilico dei pensieri nella scalata verso la consapevolezza. E in quel frastuono cerchi di comprendere cosa sia quel “dare”. Lo zaino è pieno di cose. Non serve tenerle tutte. Regalare un sorriso, una parola di conforto, una piccola attenzione, lo renderà meno pesante sulle spalle e la salita sarà più leggera.

Finché perdi di vista te stesso, inciampi in un sasso e ti chiedi “chi mi darà una mano” a rialzarmi?
Apri lo zaino. Prendi il bastone. Ti dai una mano.

Ma riusciremo sempre a ricordarci di dare a noi stessi?

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Lineadipensiero è un diario iniziato nel 2012 con l’unico scopo di provare a liberare la mia creatività attraverso i testi.  Sono semplici storie di introspezione, fantasia, immaginazione di un vecchio bruto, brutto e barbuto innamorato dell’arte metafisica, astratta e contemporanea.
Mi piace giocare con le parole come fossero dei colori; accostamenti, distonie, armonizzazioni volte a creare un quadro tra la realtà e l’astrazione della stessa