Irrigidito dalla corsa. L’acido lattico raggiunge le vene. L’adrenalina su tutti i muscoli. Sono sveglio.
La mente è ancora in corsa. Ma il cuore ha rallentato i suoi battiti. E il corpo è in una fase di catarsi dallo spirito.
Il sole rifrange dalla veneziana. Come fosse caleidoscopica la luce che invade la stanza, ci gioco con il mio corpo. Ombre proiettate da quella luce calda sulle pareti della mia stanza.
Un’apparente gioco volumetrico per creare ciò che è solo bidimensionale ma con il fascino del cinese ombreggiare.
Aprii la finestra per assaporare la calda aria. Ma…la mia immaginazione aveva creato un’altro virtuosismo. Non lontano da me sentii gridare i mercanti in una lingua quasi araba. Ma a me comune. Avevo corso per le vie della “Vucciria” ascoltando i profumi della mia terra. E la mia mente da quei luoghi fuggì per andare in India.