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Nel cielo dell’ignoto
vidi gocce di rugiada
brillare come pietre
preziose come eteree.

Smeraldi tra le mani
in punta di dita li osservo
in eterno batter ciglio
nelle dolci luci riflesse.

Fuggente e sfuggente tempo
che scorre oltremodo veloce
in quello spazio ristretto
distante tra cuore e tatto.

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