Con i pensieri sbilenchi dopo la caduta, riprendo il mio cammino. Ma qualcosa sembra ostacolarmi ancora una volta. La ruota sembra simile ai miei pensieri. Troppo simile.
E il tutto si complica quando inizia a piovere.
Una pioggia incessante, improvvisa e invadente mi ricopre dalla testa ai piedi. Senza tregua. Diviene muro d’acqua rendendomi impossibile vedere oltre i miei stessi piedi. Cerco di processare ed esprimere la mia interiorità ma mi risulta impossibile. Quelle che erano emozioni complesse si frammentano in micro granuli di Io che non riesco più a ridisporre in maniera molecolare, complicando il complesso.
I miei passi perdono armonia e ritmicità nonostante la mia determinazione e resilienza, il mio viaggio verso l’autoconsapevolezza corre su strade dissestate.
Rifletto sulla caduta.
Rifletto sul mio cammino e capisco che forse dovrei cambiare ombrello.