In quell’empatica capacità di sentire, a volte coesiste l’empatica capacità di farsi sentire.
I pensieri si muovono con una tale velocità che non sempre è facile coglierli. Devi essere svelto nel comprendere quanti salti farà il sasso tondo lanciato, prima che questo si perda sul fondo del mare.
Uno, due, tre e poi improvvisamente non lo vedi più. E resti in attesa che ne venga lanciato un altro, sperando che il garrito del gabbiano non distolga l’attenzione.
Solo alcuni riescono a cogliere quei salti. Solo alcuni riescono a percepire la sottile e rapida energia del dire senza dire. Solo alcuni hanno davvero voglia di sentire e accogliere lo spettacolo di quel saltellare e magari contare insieme a te.
Cerca chi vorrà trovare i sassi adatti e si vorrà sedere li accanto a te nel gioco dei lanci, osservando i cerchi concentrici che si creano.
Perché meravigliarsi in due e tutt’altra cosa.