Hai sentito?
Come cosa?
La senti anche tu?
È lontanissima, ma se fai attenzione puoi sentirla!
Prova dai. Stai immobile, non fare rumore e prova ad ascoltare.
Dimmi, l’hai sentita?
Ci sono voci così distanti nel tempo da richiedere un grande sforzo per essere rivissute. Voci che hai udito ma non puoi più viverle nel suo moto molecolare dell’aria. Sì, perché non si propagano nello spazio esterno ma possono ancora farlo all’interno di noi stessi, nel cuore.
Chiudi gli occhi. Immagina un filo di aria. Immagina che quel filo di aria entri dentro te attraverso l’orecchio. Inizia il suo viaggio. Gira voluttuosamente in uno spazio cavo, rimbalza nelle pareti senza arrestarsi. Finché arriva vicino a quel cerchio dove inizia il suo giro vorticoso. E poi arriva al cuore che, come una spirale, lo convoglia fino al centro di se stesso. E lì che esplode e si irradia come luce. Illumina ogni parte del tuo interno e tornerà verso l’esterno come vento, come un sorriso, come una luce azzurra, come un amorevole espressione. Perché il cuore è magico e riesce a fare cose incredibili che neanche immaginiamo a volte.
Ed ecco il metterci in ascolto di chi amiamo. Ascoltiamo quella voce che viene dal cuore per arrivare al nostro. Ne conserviamo ogni variazione di tono per crearne una struttura compositiva, per scrivere uno spartito sul quale danziamo. Mediamente ci lasciamo cullare dalle sue onde. Ci sentiamo bruciare dai suoi acuti. Ci possiamo adagiare sui bassi pacati. E la voce diventa materia per il cuore e non solo per la mente, in una bellezza circolare.
No, non ti devo dire nulla di particolare.
Volevo solo sentire la tua voce.