La luna piena è talmente attraente da farmi dimenticare da dove nasce il suo fascino. Come in una favola, vedo oltre la logica per lasciarmi incantare dal sogno. E in quel sogno si illumina, mostrandomi una parte di essa come luce dimmerabile.
Poi, il risveglio di coscienza, il disincanto dal sogno.
Lentamente sembra elevarsi a noi, mentre siamo noi a muoverci nello spazio. Le vie di Palermo si svegliano e prendono vita in quel morbido albore dalle lunghe ombre. La luce del sole disegna le forme di strade e palazzi, così come durante la notte disegnò concavi e convessi della luna.
Comprendo di essere semplice roccia senza fascino alcuno, se non fossi illuminato quotidianamente da chi vive accanto a me. Non cambiamo forma, ma solo il nostro mostrarci al mondo. E in quel gioco di ruolo speculare, anche io divengo sole.
Si aprono le porte della felicità.
Nasce un nuovo giorno d’amore. Nasce l’amore per un nuovo giorno.