Sai, mi sono innamorato!

Di un ricevere da un’amica preziosa l’emoji di un bacio, senza alcuna parola, proprio mentre la stavi pensando. Una connessione che continua a stupirmi, come se, nell’apparente vuoto, fossimo davvero uno di fronte all’altro in un dialogo mai interrotto.

Di un gioco leggero nato da una foto di due ciambelle ricoperte di Nutella e granella di nocciole: da lì, l’ironia della mia “ipermegastragolosità”. Eppure, dietro la risata, la scoperta della delicatezza di un incontro che diventa scioglievolezza al palato e alla mente, in quell’unico effimero morso.

Di un “ti aspetto, ci tengo a vederti” arrivato dopo anni di silenzio, solo per raccontarsi ricordi di un tempo che sembra lontano, ma che non ha mai cancellato ciò che siamo stati. Come se nulla si fosse davvero dissolto, ma fosse rimasto sospeso.

Di un “quando ci vediamo per un nuovo abbraccio?”, che ridà senso alla forza del volersi bene: un legame che si rinnova e cresce a ogni tempo condiviso, tra risate e riflessioni che custodiamo come tracce indelebili nei nostri taccuini.

Di un grazie che si trasforma in “grazie a te”, lungo il mio viaggio da viandante, ascoltando e riconoscendo anime sensibili come nuove albe, capaci di incollare lo sguardo all’orizzonte che muta colore, e che ti fanno comprendere che non tutto è come credevi che fosse.

Di un “ti voglio bene” reciproco, in cui si riconosce il senso di uno scambio che stimola, trasforma e genera nuovi modi e nuovi mondi da raccontare. In quell’abbraccio che sembra reale, anche se virtuale. La distanza è solo fisica, mai emotiva.

Di un’attesa che non crea pesantezza, ma leggerezza: restare in ascolto del tempo giusto per incontrarsi, senza timore se il piano cambia. Perché ogni incontro diventa riscoperta e nuova scoperta, in un nuovo spritz sorseggiato sotto lo stesso cielo.

Sai, mi sono innamorato.
Di tutto ciò e di altre semplici cose.
Perché è nelle piccole cose che si cela l’infinita bellezza.
Ognuna di esse, una farfalla.

E si, anche di me!