Guardo un po’ più in là, fermo a fissare l’orizzonte.
Stetti seduto a lungo sulla barca in riva al mare. Sul bordo con i pantaloni arrotolati fin sopra le caviglie, lasciando che il moto perpetuo delle onde bagnasse i miei piedi e il sole li asciugasse, attesi. Stetti seduto sulla speranza per giorni e giorni mentre i remi erano stati resi quasi invisibili, coperti dalla sabbia dell’inesorabile tempo.
C’erano giorni in cui ero pronto per partire. Imbracciando i remi a simulare il mio andare. In piedi come albero maestro o come maestro dell’albero, impettito senza uniforme ma vestito di pochi stracci erosi. E la mia mente diveniva vela che accoglieva la brezza. Poggiavo i remi sulla sabbia, estraevo il mio cannocchiale dalla borsa e guardavo nuovamente. Ma rimanevo ancora lì.
Mi raccontarono di quelle isole misteriose anni addietro, ma non ne smarri la memoria. Mi dissero che solo pochi e solo grandi coraggiosi le avevano avvistate, ma c’erano ed erano lì immerse nella nebbia del mare. Ma io non ebbi mai il coraggio di salpare nel sapere. Ogni giorno mi limitavo a guardare, sperando che un segno, una variazione del cielo e del mare potessero indicarmi che quel giorno sarebbe stato di verso inverso.
“Chissà se oggi si vedranno le isole” mi dicevo con un sorriso che mescolava speranza e nervosa rassegnazione. Inebriato di sorriso, sole e salsedine, l’orizzonte sembrava tremolante e la nebbia diradandosi lasciava scorgere qualcosa di aurorale e al contempo conosciuto da definirlo. Cosa significava? Una meta da raggiungere o semplicemente l’illusione che un sogno potesse essere più vicino di quanto pensassi?
Guardai ancora una volta verso l’orizzonte, dove le isole, ora chiare, sembravano più reali che mai.
In quel momento capì che non era tanto l’isola che cercavo, quanto la speranza di trovare sempre qualcosa oltre l’orizzonte. Un sogno che rinasce ogni volta che lo guardo. E forse, proprio quella ricerca era la vera isola, quella che mi accompagna per tutta la vita.
Guardo un po’ più in là, fermo a fissare l’orizzonte.