Non sempre mi soffermo a rivedere i miei passi, la strada che ho percorso, le scelte e gli errori fatti. Ma sono quest’ultimi ad attirare la mia attenzione quando volgo lo sguardo alle mie spalle. Alcuni di questi soprattutto, sembrano essere vissuti come illusioni ottiche. L’essere reiterati da’ questa sensazione.
Strada fatta di una discesa, che porta ad un piano per poi risalire nuovamente. Uno, due, tre giri e così via. Ancora lì. Percorri una lineadipensiero che ti riporta sempre allo stesso punto in un moto ciclico senza fine. In loop.
Come se non volessi accettare di aver sbagliato. Mi giustifico. Cercare scuse invece di trovare uno scusarsi. Accettarsi anche nell’errore.
Ma forse l’errore più grande è considerarlo un’errore e non una scelta.
Salterò nel buco, chissà dove mi porterà.