Mi sveglio improvvisamente.
Sono le 3 di notte. Il termometro segna 33 gradi. Nella mia testa 3 domande. Chi sono, chi è e chi siamo.
Un numero che si ripete. È la storia di 3 vite. La mia con lei e con nostra figlia. Una vita al cubo. La potenza di una relazione d’amore.
Dovrei abbandonare quell’essere così analitico per lasciare più spazio all’emotività. È illogico trovare una logica nelle emozioni. Mi riprometto più volte di chiudere gli occhi e soffiare sulla piuma ma, ogni volta che li riapro, vedo davanti a me il surreale.
Una serratura di tale dimensione che non esiste chiave opportuna. E qualora la trovassi, non sarei minimamente in grado di sostenerla. Mi fermo ad osservarla e fa paura. Rimango esterrefatto cercando ancora una volta il senso logico.
Cerco ancora una volta la chiave. Per cosa? Mi chiedo se per chiudere o per aprire quella porta.
O forse la risposta è semplicemente nella terza opzione: attraversare quella porta!