“Non mentirò.”
“Non gonna lie”.
O forse si. Chi lo sa!
Chi ci conosce veramente per attribuire alle nostre risposte un valore “true or false”. Un nuovo gioco di domande anonime nell’anonimato mondo social. Ok il “less is more”, ma stiamo diventando sempre più esseri sconosciuti, in un sistema riduzionistico delle relazioni.
Nella triplice bilancia abbiamo tolto i piatti del vero e del giusto lasciando solo il bello.
Mentiamo a noi stessi per incapacità nell’affrontare un problema, troviamo scuse plausibili per dissipare un conflitto, tentiamo la fuga dalle domande scomode. Ed ecco assistere al paradosso della realtà attraverso la trasfigurazione del “chiedi e ti dirò chi sono” in quel “chiedi e ti dirò chi voglio che tu sappia che io sia”.
Paure, incapacità, fragilità, sentimenti, emozioni, ombre… meglio lasciarle scritte in quel quaderno rosso che riponiamo nel baule chiuso a chiave nascosto sotto il letto.
Forse dovremmo fare pace con lo “specchio specchio delle mie brame” accettando ciò che ci mostra.