Lineadipensiero buia
oscura

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Ti lascio acceso il fuoco di un abbraccio. A te, che stai leggendo queste parole scritte sul muro con la pietra rossa. L’ho raccolta al fiume che si trova a nord, oltre il bosco di querce, e la lascio qui perché anche tu possa scrivere.

Sono stato qui per giorni, inizialmente senza capire. Come se il tempo fosse diverso e insolito nel suo scorrere. Non so esattamente quanti giorni. Certamente non poche ore perché ho visto più volte alternarsi luce fredda e luce calda. Neanche ricordo come sono giunto in questo luogo e forse non è dato conoscerlo.

Sono certo che, come me, avrai avvertito subito il silenzio avvolgente, interrotto solo dal leggero gocciolio di acqua che si fa strada tra le rocce. Scende dalle stalattiti e confluisce in quel piccolo laghetto alla tua sinistra, verso il fondo. Ti ci potrai specchiare se riuscirai a far danzare paura e coraggio nel vedere te stesso.

Guardati intorno. Le pareti, lisce e lucenti, riflettono non solo la luce fioca del fuoco, ma anche i pensieri più reconditi da quando sei entrato. Ogni passo risuona, ogni respiro si amplifica, e i pensieri si intrecciano come i fumi di quel fuoco. Più volte ho visto le emozioni sedersi accanto a me, come se avessi deciso di accogliere un mendicante in casa – prego accomodatevi…

Questo luogo nascosto tra le pieghe della montagna è davvero affascinante e misterioso, ma non può essere vissuto a lungo. Prima o poi dovrai uscire. Non sarà il freddo o la fame a spingerti. Ma la consapevolezza che il viaggio verso l’interno si trasforma in un cammino verso l’esterno, rivelando che la vera strada risiede nell’accettazione di sé.

E così, da questa caverna emergerai rinnovato. Tra le mani avrai la luce per abbracciare te stesso e per abbracciare l’altro.

Io vado.

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Lineadipensiero è un diario iniziato nel 2012 con l’unico scopo di provare a liberare la mia creatività attraverso i testi.  Sono semplici storie di introspezione, fantasia, immaginazione di un vecchio bruto, brutto e barbuto innamorato dell’arte metafisica, astratta e contemporanea.
Mi piace giocare con le parole come fossero dei colori; accostamenti, distonie, armonizzazioni volte a creare un quadro tra la realtà e l’astrazione della stessa