Varcata la porta, il labirinto iniziò a mostrarmi numerosi indizi per l’uscita in modo troppo caotico per comprenderne il senso. Frammenti di vita apposti sulle porte, sulle insegne a neon, scritti sui muri scrostati dal tempo.
Un viaggio verso la fine camminando verso l’inizio.
Il desiderio di scoprire il fine di quel viaggio, condusse i miei piedi e le mie mani attraverso strette vie, con la stessa passione di un cercatore d’oro. Nonostante non fossi claustrofobico, in alcuni passaggi, sentivo mancare l’aria. Ricordare mia madre era sempre stata la strada più difficile per arrivare a comprendere parti di me.
Tornare con la memoria al suo viso, ai suoi gesti, ai suoi profumi…al suo amore per noi figli rivelato fino a quell’ultimo giorno.